lettera sull’inaugurazione della portaerei Trieste

pubblichiamo questa breve lettera come forma di protesta contro l’ennesimo scempio verso l’umanità intera, la sua intelligenza e la sua sensibilità. Che i potenti possano fare la stessa fine che auguriamo al loro sistema criminale e omicida

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Vogliamo, con questa breve lettera, dissociarci dalla lettura elogiativa associata ufficialmente all’inaugurazione, con tanto di benedizione mattarelliana, della portaerei “Trieste”, avvenuta a Livorno sabato 7 dicembre.
Ci sembra assurdo vedere oggi, in un momento di profonda crisi economica e sociale, sperperare oltre un milardo di euro per un progetto così folle, che alimenta i venti di guerra attualmente molto forti, che andrebbero invece assolutamente mitigati. Soldi che potevano essere spesi in mille altre maniere più utili per la collettività – e non stiamo a fare qui l’elenco delle possibili destinazioni sociali di questi soldi, sono talmente tante e così note che ognuno può immaginare da sé un utilizzo sensato di questo denaro.
Non ci sono state, purtroppo, neanche manifestazioni simboliche in città contro questo ennesima operazione dai tratti bellici, ma non per questo crediamo che il consenso verso questo tipo di affari sia così unanime. Anzi, siamo sicuri che molti sottoscriverebbero questa nostra indignazione, in favore di un’idea di convivenza sociale non dominata né determinata da impulsi guerrafondai.

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